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Il dipinto scomparso.

Vincent Van Gogh e il dipinto scomparso

Una volta vidi uno splendido dipinto, rappresentava un paesaggio di sera. Sulla destra, in lontananza, una fila di colline che sembravano blu nelle brume della sera. Al di sopra di quelle colline, lo splendore del tramonto, le nuvole grigie striate d'argento, d'oro e di porpora. Il paesaggio è una pianura coperta d'erba e d'erica, qua e là le cortecce bianche delle betulle con le foglie gialle perché è autunno. Attraverso il paesaggio scorre una strada che porta a un'alta montagna, molto, molto lontana e, sulla cima della montagna, una città su cui il sole al tramonto getta una luce di gloria. Sulla strada cammina un pellegrino, ha un bastone in mano. Egli sta camminando già da molto tempo ed è stanco. Incontra una donna, una figura in nero che fa pensare alle parole di San Paolo: "Anche se triste, tuttavia sempre lieta. Quest'angelo di Dio è stato messo lì per incoraggiare il pellegrino e per rispondere alle sue domande; e il pellegrino chiede: 'Questa strada è sempre in salita?'. E la risposta è : 'Sì, fino alla fine'. Il pellegrino chiede ancora: 'Il viaggio durerà tutto il giorno?'. E la risposta è: 'Da mattina fino a sera, amico mio '".
(Vincent Van Gogh, Lettere al fratello)

Partendo da questo passaggio di una lettera di Van Gogh al fratello, ho cominciato a cercare in internet il dipinto a cui Van Gogh si riferisce. Attraverso una ricerca con citazione diretta del testo della lettera, sono arrivata su questa pagina di google books in cui si parla della lettera di Van Gogh e del quadro a cui farebbe riferimento.
Secondo l'autore del libro, il quadro di cui parla Van Gogh sarebbe: Dio mette fretta! Pellegrino sulla via di Canterbury, di George Henry Boughton. Non conosco il pittore, e non c'è verso che possiate rintracciare la foto di un quadro in internet con la sua traduzione italiana. Quindi sono andato a imparare qualcosa su Boughton nella pagina di Wikipedia che ne parla. Speravo di essere talmente fortunata da trovarci anche il quadro di cui parla Van Gogh, ed ero sicura di poterlo riconoscere perché la descrizione di Van Gogh è meglio di un disegno. Ma come dice un proverbio cinese: E' difficile trovare un gatto nero in una stanza buia. Soprattutto se il gatto non c'è.
Allora ho provato a tradurre il titolo del quadro in inglese associandolo al nome del pittore, e ho fatto una nuova ricerca. Stavolta ho avuto migliore fortuna, e ho trovato il quadro citato nel libro. Il quadro è questo:

Il titolo inglese del quadro è: Godspeed! Pilgrims setting out for Canterbury, conosciuto anche con il nome The pilgrim's progress. Ma c'è qualcosa che non va.
Come ho detto, la descrizione di Van Gogh era meglio di un disegno, e in questo quadro molte cose sono fuori posto. Tanto per cominciare la signora non è per niente vestita di nero, poi i pellegrini sono due, non uno. E dov'è "la città su cui il sole al tramonto getta una luce di gloria"?
Certo era possibile che Van Gogh ricordasse male il dipinto, e che l'avesse descritto al fratello con dei particolari sbagliati. Ma era un tale perfezionista, che ho pensato piuttosto che fosse sbagliata la traduzione italiana della lettera a lui attribuita. Quindi sono andata a leggermi la lettera in questione in lingua inglese, nel sito ufficiale del Van Gogh Museum, che conserva anche le lettere. La lettera potete trovarla qui.
Scrollando la pagina fino alla nota numero 12, e cliccandoci sopra per aprirla, ho scoperto che in effetti esistono seri dubbi che il dipinto a cui faccia riferimento Van Gogh sia effettivamente quello identificato dai critici d'arte. Non solo. Esiste un altro dipinto sui pellegrini per Canterbury attribuito a Boughton, e questo dipinto non è mai stato trovato. E credo che a modo suo sia straordinario che di un quadro scomparso resti comunque la recensione di un poeta della pittura come Van Gogh. Dico: non è un quadro proprio scomparso.

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1 commenti:

Anonimo ha detto...

COMPLIMENTISSIMI!

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